BOLLETTINO DEL LAVORO: CONFERMATI A FINE 2015 I DATI POSITIVI

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I dati redatti dal Centro per l’Impiego della Provincia di Treviso confermano i segnali positivi che si erano osservati già nei primi due semestri. Innanzitutto il contesto economico vede una crescita del +0,7% nel fatturato e +5,8% nell’export, con un 73,1% di grado di utilizzo degli impianti. Assunzioni: aumentano del +19,% i nuovi contratti di lavoro, passando da 2.435 del 2014 alle 8.085 dello stesso periodo del 2015, quasi +223%. E’ il tempo indeterminato la forma contrattuale a farla da padrone: +87,6%. E anche il saldo assunzioni/cessazioni del quarto trimestre 2015, seppur negativo (-3.830 unità) è più che dimezzato rispetto all’anno scorso (-8.385). Inoltre, il saldo complessivo annuale, per la prima volta dall’inizio della crisi, è ampiamente positivo: +6.695 unità con picchi nelle professioni tecniche e nei servizi. Per quanto riguarda le fasce d’età, la forbice positiva delle assunzioni aumenta: se l’anno scorso favoriva soltanto gli under 30, ora il segno + lo troviamo di fronte ai lavoratori fino a 55 anni, con qualche difficoltà per le fasce d’età maggiori. Settori: bene l’agricoltura, bene l’industria (che guadagna 1.840 unità) e bene i servizi. Scendono le DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro) – 4%, scende la Cassa Integrazione in tutte le sue forme (-35,5%), scendono gli ingressi in mobilità (-37,5%), scendono le vertenze aziendali (-45,6%). Il Centro per l’Impiego fa poi registrare +0,5% nella richiesta di lavoratori da parte delle aziende, +5,6% nella stipula di tirocini (ben 5.468 nel 2015) e +10,5% di inserimento lavorativo di disabili o svantaggiati ( 443, prima Provincia in Veneto nel 2015). «Parlare di fine della crisi è prematuro, ma è ormai è il terzo trimestre che presentiamo dati positivi e dobbiamo essere incoraggiati, mi auguro che il 2015 sia stato un anno di svolta – ha detto Muraro – penso soprattutto al dato del grado di utilizzo degli impianti, ora al 73,1%, che nei periodi negativi aveva raggiunto il 50% e significava che le aziende lavorano soltanto a metà. Invece questo è un segnale importante, perché se le aziende lavorano, creano lavoro. Come vediamo, sono i macchinari esporati a guidare il mercato trevigiano, segno che l’innovazione e la tecnologia stanno portando risultati, così come la qualità del distretto del mobile e i prodotti tipici dell’agricoltura. E’ difficile parlare di ripresa ma dobbiamo valutare questi dati incoraggianti, frutto dell’analisi dei nostri Centri per l’Impiego». «Ci accorgiamo che i provvedimenti del Governo sul lavoro stanno avendo effetti positivi – commenta Bonesso – perché crescono le assunzioni e soprattutto crescono i contratti a tempi indeterminato in maniera davvero importante. Diminuiscono poi ormai stabilmente le crisi aziendali e confidiamo che anche questo sia un segnale positivo per il futuro».

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