Impennata del numero degli utenti della farmacia dell’Immacolata, il servizio di distribuzione di farmaci da banco rivolto alle persone in stato di disagio economico, messo in piedi dalla Caritas diocesana qualche anno fa. I bisognosi sono cresciuti insieme alla crisi economica, tanto che si è dovuto ricorrere all’aumento dei volontari che affiancano il farmacista e presidente Giorgio Corradini D’Elia e la moglie Serena, i primi ad occuparsi di questa attività. Un’attività che agisce in rete con le altre realtà caritatevoli locali e in sinergia con i servizi sociali dei Comuni, così da attestare il reale bisogno degli utenti. «Il servizio è attivo ogni sabato dalle 8.30 alle 13 nella parrocchia dei santi Gervasio e Protasio di Belluno», dice Corradini D’Elia, «l’anno scorso abbiamo avuto aiutato un migliaio di nuclei familiari in difficoltà. Un numero che negli anni è cresciuto e che dimostra la situazione preoccupante in cui versano numerosi residenti della nostra provincia». Come spiega il responsabile, «qui vengono famiglie con bambini piccoli perlopiù da fuori Belluno, come Cadore, Basso Feltrino, Alpago. E se nei primi anni della crisi c’erano anche molti stranieri, ora a chiedere il nostro intervento sono nella maggior parte dei casi italiani, con un unico reddito e basso. Non c’è quindi il problema, come all’inizio, di persone che si trovano nell’indigenza perché hanno perso il lavoro, ma di chi un lavoro ce l’ha, ma percepisce dei compensi troppo bassi per rispondere alle esigenze di una famiglia.