Siamo arrivati alla resa dei conti. Quella vera da cui non si scappa. La storica popolare di Vicenza vale praticamente zero. Se la sono mangiata. Ora, con il super aumento di capitale, si ripartirà, è il caso di dirlo, da zero. Dicono che l’ex direttore generale Samuele Sorato sia sotto psicofarmaci ed abbia tentato un paio di volte di togliersi la vita. Se volesse insistere, prima di farlo, potrebbe restituire qualche milionata di euro presi fino alla fine. Gianni Zonin, il vero padrone assoluto dell’Istituto, si muove come un latitante. Un pò a Verona, poi Toscana, Puglia, Sicilia. Cacciato come un bandito ormai da una decina di ristoranti. C’è una considerazione da fare nel momento in cui la banca riprenderà da zero ad essere tale. Moltissimi sono stati i truffati e finiti sul lastrico. Tanti però sono quelli che si sono arricchiti e non poco. Perché se c’era chi non ha voluto vedere o sapere, altri invece sapevano benissimo e ci hanno sguazzato sulla pelle dei più sprovveduti. Comunque si riparte e l’istituto ricrescerà. Come una battaglia di Waterloo bancaria lascia sul campo migliaia di vittime. Questo serva almeno di lezione per il futuro. Ed una volta per tutte qualcuno incominci anche a diffidare profondamente dell’operato della Banca d’Italia che nel bene e nel male ha lasciato fare con gravissime responsabilità.