Come Massimo Cacciari nel 2008 dal centrosinistra, ora il sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro punta alla città verticale costruendo grattacieli da Mestre a Marghera, ma tanti progetti in 8 anni sono rimasti fermi. Brugnaro, laureato in architettura, nel suo piano indica un futuro di densificazione e incremento volumetrico per il centro di Mestre. Dove? Si fa generico riferimento al centro (piazza Ferretto verso via Piave, via Cappuccina e la stazione ferroviaria), poi l’ambito di via Torino e via Ca’ Marcello e la prima zona industriale di Porto Marghera, quella più vicina a Mestre alla Città Giardino. Rientra nello sviluppo in altezza anche il Quadrante di Tessera, l’area per il divertimento e i nuovi impianti sportivi (leggi stadio). Pare di intuire che la giunta Brugnaro andrà a modificarne confini e previsioni visto che nel piano si legge che «le previsioni localizzate del precedente accordo di programma potranno essere riviste, interessando anche le aree poste in adiacenza o alternative al perimetro iniziale». Vedremo se il piano si rivelerà decisivo per rilanciare la città o rimarrà un libro dei sogni: intanto in Consiglio comunale è scontro politico sui “terreni d’oro”.