CARCERE VUOTO A ROVIGO, MA HA DUE DIRETTORI

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Una poltrona per due. Al momento, infatti, il nuovo maxi carcere, dove venerdì scorso sono stati trasferiti i detenuti che si trovavano nella vecchia casa circondariale di via Verdi, vede occupate solo 13 celle sulle oltre cento di cui si compone, per un totale di 25 presenze, ma ha ora due direttori. Al fianco di Antonella Forgione è stato nominato il fratello 48enne Massimiliano Forgione, come direttore in missione, in quanto ancora alla guida della casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino. Il nuovo direttore dovrebbe da oggi affiancare la sorella per tre giorni la settimana. L’idea, probabilmente, è che possa ripetere l’esperienza positiva del carcere avellinese, all’avanguardia dal punto di vista del lavoro in carcere. Secondo Gianpietro Pegoraro della Fp-Cgil penitenziari del Veneto, questa nomina è «almeno dal punto di vista temporale, inopportuna». Nella casa circondariale del centro storico rimangono tuttavia operative la cucina e l’infermeria. Nulla di deciso, al momento, per la destinazione del carcere dismesso di via Verdi, che per qualche mese continuerà comunque a essere utilizzato come “supporto” logistico. L’ipotesi più probabile è che possa essere utilizzato per un ampliamento degli attigui uffici giudiziari.

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