Due distinte operazioni, entrambe da 3.500 euro, per un totale di ben 7mila euro. Spariti senza che lei abbia mosso un dito. Quando una 20enne rodigina ha controllato il credito sulla sua carta ricaricabile è rimasta senza parole. Quelle due operazione, ne è sicura, non le ha compiute lei e non sa darsi spiegazioni su come sia stato possibile che i suoi risparmi siano svaniti nel nulla. Giustamente si è così rivolta alla Polizia per denunciare il furto telematico e l’indebito utilizzo della sua carta ricaricabile. Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Nei mesi scorsi, sempre in Questura a Rovigo, sono state fatte altre denunce simili. In particolare, un 66enne rodigino ha riferito di essere stato alleggerito di ben 5mila euro dalla sua carta di credito, ipotizzando che potesse essere stata clonata. Un 47enne residente in provincia, invece, si è visto addebitare 200 euro per un acquisto che è sicuro di non aver mai fatto e anche lui ha subito denunciato la sottrazione. E’ in rete, soprattutto, che si nascondono le insidie maggiori, anche perché con gli smartphone si è sempre connessi ed è più facile che possano essere tesi tranelli in cui è facile cadere, dal phishing, ovvero le mail truffaldine con le quali si invitano i destinatari a rivelare informazioni che invece dovrebbero tenere ben segrete come i numeri di sicurezza della carte, ai programmi che si installano automaticamente e nascostamente e che permettono di leggere quanto viene digitato, compresi i codici personali.