Sono 345 i decessi per Coronavirus nelle case di riposo del Veneto, con un tasso di mortalità del 15,7%, circa la metà del tasso medio nazionale.
Lo precisa l’assessorato regionale alla sanità Manuela Lanzarin, in base ai dati del Bollettino ufficiale Veneto sull’andamento dell’epidemia.
In totale, si registrano in regione 1.087 decessi per Covid-19. Nelle Rsa del territorio veneti vi sono 33.311 ospiti, dei quali 1.857 sono positivi Covid; gli operatori delle Rsa risultati positivi sono invece 925.
Una indagine telefonica condotta dall’Istituto Superiore di Sanità sul periodo dal primo febbraio al 14 aprile – precisa la nota della Regione – aveva attribuito al Veneto 1.093 presunti decessi nelle Rsa. Si è trattato di un sondaggio che ha interessato solo il 27% delle strutture per anziani, che hanno risposto su base volontaria. “I risultati – conclude la nota – non sono quindi assumibili o comparabili con i dati assoluti, e portano ad una rappresentazione lontana dalla realtà dei fatti”.
“Sul totale di 330 case di riposo del Veneto, 244, cioè il 73,9%, sono ‘pulite’, non hanno registrato casi di contagio da Coronavirus”. Lo ha detto il governatore Luca Zaia, riferendo i dati dello screening effettuato nelle Rsa della regione. L’assessore alla sanità, Manuela Lanzarin, ha poi spiegato che il tasso di contagio registrato tra gli ospiti delle Rsa è del 6,4% (2.154 persone) e del 3,2 % tra gli operatori (1.003). Dati che confermano, nelle percentuali, quelli anticipati nei giorni scorsi, quando le verifiche ancora non complete. I decessi sono stati 345, per un indice di letalità del 15,7%, circa la metà del dato medio nazionale.
Intanto sono 16.127, 192 in più rispetto a ieri, i casi positivi al Coronavirus dall’inizio del contagio in Veneto, secondo quanto riferisce il bollettino regionale. Sono invece 10.061 i casi attualmente positivi, 149 in meno rispetto a ieri.
Il totale dei deceduti è di 1.112, di cui 939 in ospedale (+21 su ieri); i negativizzati sono 4.954, i soggetti in isolamento sono 11.658.
Aumentano (+9) i ricoverati nelle aree non critiche degli ospedali, ora a quota 1.273, mentre continua la discesa nelle terapie intensive, con 180 pazienti (-4); i negativizzati ancora ricoverati sono 328, i dimessi sono 2.117.