L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha inaugurato all’Ospedale di Piove di Sacco (Padova), la nuova Unità Riabilitativa Territoriale (URT) realizzata con un investimento della Regione di 400 mila euro e dotata di 18 posti letto. Con la Lanzarin erano presenti numerose autorità locali e regionali, tra cui l’assessore all’Economia, Roberto Marcato, i sindaci del territorio del distretto Padova-Piovese, il direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta. Si tratta di una struttura sanitaria di grande rilievo nelle strategie di sviluppo assistenziale delineate nel Piano Sociosanitario Regionale, che è in grado di accogliere pazienti per i quali non sia prefigurabile un percorso di riabilitazione domiciliare o ambulatoriale, ma sia allo stesso tempo inappropriato il ricorso al ricovero in ospedale o in strutture residenziali. Nell’Urt di Piove di Sacco, oltre alle stanze di degenza è presente anche un locale di accoglienza, un’area comune attrezzata a cucina/refettorio, un locale per le attività infermieristiche, uno studio medico e un ambulatorio per le visite – ambedue muniti di postazioni informatiche. Per l’attività di riabilitazione, è disponibile anche una palestra attrezzata, a uso condiviso con il reparto di riabilitazione ospedaliero. L’accoglienza dei pazienti presso l’URT “Immacolata Concezione” è programmata e temporanea, ed è riservata a: 1. Pazienti le cui funzioni/abilità temporaneamente perse sono parzialmente o totalmente recuperabili attraverso interventi di riabilitazione estensiva, come ad esempio la riabilitazione postoperatoria in caso di fratture o politraumi; 2. Pazienti a lento recupero funzionale che hanno già effettuato la riabilitazione estensiva ma necessitano di proseguire il trattamento, come ad esempio in caso di ictus a lenta risoluzione; 3. Pazienti cronici o polipatologici con grave disabilità residua che necessitano di un periodo di riabilitazione o adattamento agli ausili di supporto, oltre che alla nuova condizione di disabilità.