Il sistema artigiano veneto avvia la sperimentazione di modelli e strumenti innovativi che possano favorire le pari opportunità nelle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di raggiungere benefici per il Pil del territorio, la produttività e i fatturati delle aziende coinvolte. Si tratta del progetto “Modelli e strumenti di welfare aziendale per le comunità di piccole imprese” promosso dal Cesar, l’ente di formazione di Confartigianato Vicenza, che la Regione finanzia attraverso il bando “Pari opportunità nel lavoro che cambia”. Un progetto importante per il sistema delle Pmi, visto che sarà la prima vera e articolata sperimentazione di sistemi di conciliazione lavoro-famiglia. «È la prima volta – sottolinea Tiziana Pettenuzzo, direttrice del Cesar – che nella nostra regione così tante imprese di piccole e medie dimensioni sperimentano un nuovo sistema di welfare. In senso più ampio, con questo progetto miriamo a ‘valorizzare le differenze’ in azienda». «Le nostre aziende – aggiunge Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza – sono una sorta di ‘famiglia allargata’, date le loro dimensioni, dove il titolare ha un rapporto unico e particolare con i suoi collaboratori. Perciò, studiare e mettere in pratica un welfare aziendale vuol dire dare un nuovo riconoscimento a quanti collaborano per il successo dell’azienda e, nello stesso tempo, rendere l’impresa più ‘appetibile’ da parte di nuovi lavoratori. Il progetto che ci vede protagonisti va in questa direzione, a dimostrazione di una responsabilità sociale che non è fatta di parole».