“In Veneto, l’andamento dei casi di meningite in questo periodo rientra nella media annuale regionale e nazionale, e non desta al momento particolari preoccupazioni. La vigilanza è comunque al massimo livello. Sul fronte della richiesta di vaccinazioni non si è in presenza di una situazione di emergenza. Anche statisticamente, la maggioranza dei casi registrati tra il 2014 e il 2016 riguarda la meningite da pneumococco, quella riscontrata oggi dall’Ulss della Marca Trevigiana in una paziente a Montebelluna, che non è contagiosa e non richiede azioni di profilassi sui contatti”. Lo sottolinea l’Assessore regionale alla Sanità del Veneto Luca Coletto, alla luce di una serie di dati elaborati dalla Direzione regionale prevenzione, in relazione all’allarme che si sta diffondendo su scala nazionale e al caso registrato oggi in Veneto. La forma più temuta e pericolosa è quella causata dal batterio Neisseria Meningitidis. “A fronte di questa situazione, che è tuttora perfettamente sotto controllo – aggiunge Coletto – va ricordato che la vaccinazione contro il Meningococco C che è offerta in Veneto da molti anni, ed è naturalmente consigliata.