In sedici, tra vip della politica e dell’industria padovana, andranno alla sbarra per il crack della Banca popolare di garanzia. Tutti sono accusati a vario titolo di bancarotta e ieri il Gup padovano Margherita Brunello, come richiesto dal sostituto procuratore Roberto D’Angelo, li ha rinviati a giudizio per il prossimo primo febbraio. La Banca popolare di garanzia, il consorzio fidi degli industriali, è nato nel 2005 dalla trasformazione in cooperativa bancaria di Interconfidi Nordest. Finito in amministrazione straordinaria il 22 maggio 2009, l’istituto aveva completato la sua parabola discendente con la dichiarazione di insolvenza pronunciata dal Tribunale di Padova il 19 luglio 2010. Gravi irregolarità erano state riscontrate nella stesura dei bilanci: nel 2007 i fondi Docup furono indicati al netto patrimoniale nonostante gli ispettori della Banca d’Italia, che inflissero a Bpg sanzioni per 710mila euro, li avessero considerati passività. l principale imputato del crack del consorzio fidi degli industriali, secondo l’accusa, è l’ex amministratore delegato Gianpaolo Molon. accusato di aver utilizzato risorse aziendali per spese personali e di avere effettuato operazioni finanziarie ingiustificate.