La Regione Veneto istituisce una specifica impegnativa di cura domiciliare per i malati di Sla. Con provvedimento proposto dall’assessore al Sociale, la Giunta regionale assicura un assegno mensile sino a 2 mila euro alle oltre 500 persone affette da sclerosi laterale amiotrofica in Veneto, unificando in un unico contributo fondi statali e fondi regionali. Con l’istituzione dell’impegnativa unica regionale, i malati affetti da Sla percepiranno, pertanto, un assegno mensile (in precedenza il contributo Sla veniva erogato ogni tre mesi), in ragione della gravità della patologia e del reddito. La soglia massima di reddito per accedere al contributo Sla è fissata a 60 mila euro. Gli interessati hanno tempo sino al 30 giugno per presentare l’indicatore aggiornato della propria situazione economica (Isee), che avrà validità annuale. E’ prevista, inoltre, la possibilità di nuova valutazione dell’Unità distrettuale multidisciplinare per accertare il coefficiente di aggravamento della patologia. L’importo mensile dell’assegno Sla sarà modulato sulla base della gravità della patologia certificata e dell’indicatore di reddito (Isee). I beneficiari del contributo Sla dovranno comunicare ogni anno, entro il 30 giugno, la propria posizione reddituale per conservare il diritto all’assegno. Rispetto agli anni scorsi, la nuova impegnativa unica sarà liquidata con maggior fluidità, ogni mese, grazie all’unificazione in un unico contributo, dell’importo di fonte statale e del contributo regionale per i non autosufficienti gravissimi. “Riuscire a mantenere i malati di Sla in famiglia, nonostante l’impegnativo carico assistenziale – sottolinea l’assessore – migliora la qualità della loro vita e rallenta la progressione della malattia.