Sarà realizzata in Veneto, a cura dei ricercatori e sanitari dell’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico Veneto – IOV, la prima ricerca al mondo per verificare la praticabilità di terapie immunologiche per combattere il tumore al seno di tipo “triplo negativo”, il più invasivo e il più difficile da aggredire perché non trattabile con terapie ormonali e biologiche, ma solo con la chemioterapia. La notizia è stata ufficializzata presso la sede dell’Ateneo patavino al Bo di Padova, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il presidente del Veneto Luca Zaia, il Rettore dell’Università Rosario Rizzuto, il DG dello IOV Patrizia Simionato e il Direttore Scientifico Giuseppe Opocher, il Coordinatore tecnico-scientifico della Rete Oncologica Veneta Pierfranco Conte, Direttore di Oncologia Medica 2 allo IOV, il Direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dell’Università Stefano Merigliano. Lo Studio si chiama “A Brave Trial”, costerà 10 milioni di euro, coinvolgerà 360 donne colpite dal tumore “triplo negativo” già trattate con chemioterapia ma considerate ancora a rischio di ripresa del male che saranno trattate con un potente anticorpo monoclonale, oltre 40 ospedali in Italia, numerosi Reparti della Rete Oncologica Veneta – ROV. «Sono orgoglioso di questa straordinaria alleanza tra l’Università e lo IOV – ha detto Zaia – che si esplica ai più elevati livelli scientifici, tutti espressi in Veneto, che rafforza la strategia generale di lotta senza quartiere al tumore al seno che abbiamo lanciato con le Breast Unit in tanti ospedali; che dimostra come in Veneto sia elevata la capacità di fare ricerca di alto livello i cui risultati potrebbero salvare ancora tante donne, sia riguardo alla vita che alla qualità di vita dopo essere state colpite dal male».