La stretta sulle spese dei mini-gruppi in consiglio regionale? Avrebbe i numeri per essere approvata già entro l’anno, ma scatterà soltanto dalla prossima legislatura. Il significativo particolare emerge alla vigilia dell’approdo in commissione Affari Istituzionali del progetto di legge, promosso da quasi tutto l’ufficio di presidenza di Palazzo Ferro Fini e dunque di respiro sostanzialmente trasversale: a quanto pare le resistenze delle formazioni con uno-due-tre rappresentanti sono tali da consegnare ai posteri l’attuazione del provvedimento. La proposta, il cui esame inizierà domani, riguarda la ripartizione della torta da 3,2 milioni di euro assegnata a partiti e movimenti di stanza sul Canal Grande, con particolare riferimento ai 2,7 destinati agli addetti delle segreterie (i restanti 500.000 euro servono invece alle spese di funzionamento). Finora la dotazione è stata suddivisa in parte in misura uguale per tutti sulla base di una quota fissa minima e in parte in proporzione al numero dei membri: un meccanismo che ha finito per favorire i piccoli a svantaggio dei grandi.