Pronti ad andare fino in fondo dopo l’episodio che ha visto il loro bambino di 4 anni rimanere tutta la mattina chiuso dentro lo scuolabus che lo avrebbe dovuto accompagnare alla scuola dell’infanzia Aldo Moro, perché si era addormentato durante il tragitto e nessuno sembra essersi accorto che fosse rimasto a bordo, i due genitori si sono presentati in Procura accompagnati dal loro legale, l’avvocato adriese Alessandro Micucci, per depositare una formale denuncia-querela. Vengono ipotizzati i reati di abbandono di minore, lesioni colpose e omissione di soccorso perché, secondo quanto da loro ricostruito, l’accaduto avrebbe provocato al bambino serie conseguenze psicofisiche. Il tutto è formulato a carico di ignoti come spiega l’avvocato Micucci, infatti, «le due Pec inviate il 31 marzo, chiedendo che venissero forniti il nominativo dell’azienda che gestisce il servizio e dell’associazione che si occupa dell’accompagnamento, sono rimaste senza risposta». L’unico testimone del fatto è, il bimbo di 4 anni, che una volta svegliatosi avrebbe fatto di tutto per cercare di uscire, ma senza riuscirci: nella stessa querela si chiede che venga sentito in forma protetta con un incidente probatorio. Nel frattempo, è stato visitato da un pediatra, dai sanitari del pronto soccorso dove è stato accompagnato l’indomani, ed anche da una psicologa infantile. I referti, vista l’età, non possono essere divulgati, ma i genitori spiegano che il piccolo sarebbe ancora molto provato ed agitato e non vuole più tornare all’asilo. Sarà ora la Procura a verificare se le ipotesi accusatorie siano o meno fondate.