L’assessore regionale alle politiche sociali Manuela Lanzarin ha convocato per giovedì 12 gennaio, a palazzo Balbi , il tavolo per riorganizzare interventi e finanziamenti a favore dei centri diurni che accolgono in Veneto le persone disabili. Al centro dell’incontro c’è l’introduzione di una nuova metodologia per determinare le rette, in modo da rendere omogeneo ed equo il finanziamento regionale per ogni assistito nelle strutture educative e occupazionali del Veneto, superando l’attuale diversificazione. “Ho convocato le 21 conferenze dei sindaci, i direttori sociali delle Ulss, i dirigenti delle strutture assistenziali e i vertici delle federazioni delle cooperative sociali che gestiscono i 286 centri diurni attivi in Veneto per concordare il percorso di definizione e applicazione del valore medio della quota giornaliera pro-capite che la Regione riconosce a queste strutture – dichiara l’assessore – Attualmente sono circa 6300 le persone con disabilità grave, fisiche e psichiche, che frequentano i centri diurni”. “Obiettivo è individuare un percorso graduale per superare l’attuale disparità che si è creata nel tempo tra le rette dei Ceod delle diverse Ulss venete, ad esempio, tra i centri diurni del Trevigiano e quelli del Veronese”.