Difficoltà impreviste, lungaggini burocratiche e complessità del progetto mettono a rischio la neonata Doc “Pinot grigio delle Venezie”, che raggrupperà i produttori di Pinot di Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Rischia di saltare, in particolare, la prima campagna vendemmiale di quest’anno, in quanto la tempistica non è sufficiente per completare l’iter istruttorio della domanda di riconoscimento della doc entro il primo agosto, data di inizio della vendemmia. Per questo Lorenzo Nicoli, presidente di Confagricoltura Veneto, ha scritto una lettera al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina chiedendo una proroga del termine, senza la quale «il progetto per cui si è tanto lavorato potrebbe naufragare definitivamente, alimentando la speculazione sui prezzi già in atto e danneggiando gravemente la viticoltura nazionale». Con questo marchio unico i produttori delle tre regioni puntano ad aggredire in mercati mondiali, in primis America, Russia e Cina, con un potenziale produttivo che viene calcolato in 250 milioni di bottiglie, di cui 80 milioni prodotte nel solo Veneto.