«Sono un uomo distrutto». Don Andrea Contin, il parroco della chiesa di San Lazzaro a Padova accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, si è confidato con il suo legale. Lo scandalo a luci rosse che lo ha travolto, lo ha devastato psicologicamente sia come prete e sia come uomo. Rientrato da una casa di villeggiatura in Istria, dove si era rifugiato il 21 dicembre dopo il blitz dei carabinieri nella sua canonica, in questi giorni ha incontrato il suo avvocato per pianificare una linea difensiva. Come cita il Gazzettino sul sito, «Voglio essere lasciato in pace, desidero rimanere solo», ha confidato all’avv. Michele Godina da una località del Veneto. Ha chiesto di essere interrogato per fornire la sua versione dei fatti. Secondo il parroco a contattare le donne per prostituirsi era la sua ex amante di 49 anni, la stessa che lo ha denunciato. Ma è pur vero che i carabinieri in una stanza della canonica hanno trovato, oltre a decine di giochi erotici e dvd porno, un’agenda compromettente. E che cercano i clienti che avrebbero pagato il sacerdote per le “sue” donne passando al setaccio i conti correnti del don. Il religioso, durante una gita di 2 giorni a Roma in compagnia di una donna, avrebbe speso oltre duemila euro. Ma i guai per il prete sembrano non finire qui.