In questura non hanno dubbi. L’attacco dei no global era organizzato nei minimi dettagli. Non sarebbero stati quindi occasionali gli scontri dell’altra sera in piazza delle Erbe, sfociati in due arresti e nel ferimento di cinque poliziotti. Soltanto un’aggressione premeditata poteva giustificare il carico del furgone che apriva il corteo del Centro sociale Pedro, di Adl Cobas, Razzismo Stop e Cobas Scuola. Gli investigatori della Digos hanno sequestrato sofisticati scudi in plexiglass rinforzati da bordi in metallo e robuste maniglie, oltre a caschi, petardi, bombe carta e fumogeni. I militanti dell’estrema sinistra avrebbero in sostanza cercato a tutti i costi il contatto con le forze dell’ordine, impegnate nelle operazioni di sbarramento. Anche le modalità degli scontri rafforzano l’ipotesi investigativa. Prima di attaccare il fitto cordone di polizia i no global hanno lanciato i fumogeni, con il doppio intento di celare le proprie identità e di avere il tempo di scaricare dal furgone gli scudi da combattimento.