“Effetto rossetto” contro la pandemia

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L’effetto rossetto non esiste più? Forse, ma il settore della bellezza non manca di riservare sorprese. E se le vendite di cosmetici stavolta sono in calo, un trend positivo potrebbe arrivare dal settore della cura del corpo. Certo, in questo periodo si è tornati a parlare di cautela e prudenza come nuove parole d’ordine; un approccio necessario per limitare i gravi rischi legati alla pandemia di coronavirus, ma anche una strategia che molti mettono in atto per gestire i propri risparmi in un momento che sta generando grosse difficoltà anche dal punto di vista economico.

La crisi innescata dal coronavirus sembra persino in grado di rimettere in discussione vecchie ‘certezze’ come il lipstick-index, termine coniato nel 2001dal Ceo di Estée Lauder, Leonard Lauder, per sottolineare come le vendite dei suoi rossetti avessero avuto un’impennata in quell’anno di recessione. Non si trattava di una completa novità: già Winston Churchill, durante la seconda guerra mondiale, aveva deciso di razionare tutti i cosmetici tranne il rossetto, sostenendo che fosse di sostegno sia per chi lo indossava che per chi lo vedeva. E anche nel 2008, anno del fallimento della Lehman Brothers, il settore del make-up non aveva rallentato.
Stavolta, però, sembra tutto diverso, e non solo per le chiusure prolungate dei negozi: la pandemia ha costretto le persone a ridurre o a eliminare le occasioni di socializzazione, il lockdown ha imposto di restare in casa e così i rossetti sono rimasti sugli scaffali. Secondo il report di McKinsey & Company dello scorso maggio, infatti, le vendite del make-up sono calate del 30% a livello globale. Il settore della cura del corpo, tuttavia, sembra riuscire ad andare in controtendenza ancora una volta, con dati confortanti che iniziano ad arrivare da un ambito diverso rispetto al passato: quello dell’epilazione definitiva. Anche in tempo di pandemia, infatti, sempre più persone ricorrono a centri specializzati per rimuovere una volta per tutte i peli superflui. Secondo il report di Epilate, infatti, in autunno c’è stato un vero e proprio boom in Veneto che ha registrato una crescita record nel solo mese di settembre, un +7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Segnali positivi che indicano come la bellezza possa essere anche un’importante risorsa, e che, come ha sottolineato la presidente di Epilate, Adela Romero Sanchez, ci dicono anche qualcosa di più: “Questi numeri – ha spiegato – ci mostrano come la cura del sé sia qualcosa di tutt’altro che superfluo. Può essere un lusso, certo, ma prendersi cura del proprio corpo può aiutarci a stare meglio in un momento difficile e di recuperare fiducia in un periodo che sta mettendo tutti a dura prova”.