«Tira fora i contanti». il rapinatore solitario ha intimato così, in dialetto, alla tabaccaia di Via Vittorio Veneto, di consegnargli tutti i soldi. Un ragazzino giovane alto 1,65-1,70 circa, magro con capelli corti e occhi scuri, travisato da berretto e bandana, armato di uno strano coltello lungo circa 20 centimetri. Forse era il suo primo colpo, almeno stando alla goffaggine dimostrata nella rapina. Un colpo sventato invece dalla freddezza e prontezza della tabaccaia, la titolare Lorena Brandalise, che era dietro il banco con la mamma, Maria Grazia Fracellio. Lorena non ci ha pensato due volte: con un colpo d’anca ha chiuso la cassa. Poi ha urlato: «Vai via». A quel punto il rapinatore solitario ha fatto dietrofront, anche perché in negozio nel frattempo era entrata una cliente. «Si è tolto il berretto e la bandana e è andato via dileguandosi e portandosi via il coltello», racconta la donna. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Belluno che hanno subito avviato le ricerche, ma senza esito. Intervenute anche le pattuglie della polizia di Stato, che hanno controllato la zona, a caccia ad esempio di telecamere private che possano aiutare nelle indagini. La titolare ha perfezionato al denuncia in caserma dei carabinieri: non ha riconosciuto il rapinatore nelle immagini di possibili sospetti che le sono state mostrate. Il giovane forse ha atteso a lungo il momento più opportuno per colpire alla tabaccheria-edicola È rimasto dietro il muro nel vicoletto privato e poi è entrato, ha appoggiato il coltello sul banco verso la cassa e ha chiesto i soldi, ma gli è andata male.