Nel 2023, secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 37% dei veneti che ha sostenuto l’esame di teoria per l’ottenimento della patente B non ha superato il test, un dato comunque inferiore alla media nazionale (39,9%) [1]. Tra le province, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra a Verona (42,3%), seguita da Belluno (41,2%), Venezia (39%), Rovigo (38,5%), Treviso (36,9%), Padova (33,8%) e Vicenza (30,7%).
Ma cosa accadrebbe se gli automobilisti veneti che hanno conseguito la patente B da oltre 5 anni ripetessero oggi l’esame di teoria?
Secondo la simulazione condotta da AutoScout24 ed Egaf edizioni, insieme alle maggiori associazioni di autoscuole italiane Confarca e Unasca, solo il 24,6% dei veneti oggi supererebbe l’esame a pieno titolo (la media nazionale è del 22,3%), un dato che evidenzia l’importanza di effettuare aggiornamenti costanti anche dopo aver conseguito la patente, viste le continue modifiche al codice della strada avvenute in questi anni.
Ma non si tratta di una bocciatura completa, dato che il campione di cittadini veneti ha risposto in media correttamente a 15 domande su 20. Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su segnaletica, spie e norme di precedenza.
Per la simulazione dell’esame di teoria sono stati coinvolti oltre 2.700 automobilisti della community di AutoScout24 che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni, somministrandogli un test di 20 domande a quiz selezionate tra quelle convalidate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e utilizzate in sede di esame (l’attuale test ufficiale prevede 30 domande).
Per superare la simulazione, gli utenti non devono aver commesso più di 2 errori su 20 domande (10%), considerando lo stesso rapporto dell’esame ufficiale che prevede attualmente al massimo 3 errori per un quiz da 30 quesiti.
Quali sono invece gli ostacoli maggiormente riscontrati nel corso degli esami di guida?
Partiamo dal dato dei promossi: nel 2023 ben l’80,3% dei veneti che ha fatto l’esame di guida lo ha superato.
Per quanto riguarda invece gli ostacoli, a livello nazionale è stato chiesto agli associati delle maggiori associazioni di autoscuole in Italia, Confarca e Unasca, quali fossero le maggiori criticità per i candidati durante i test di guida su strada che ne hanno portato alla bocciatura. Tra gli errori più comuni alla guida, al primo posto in assoluto si segnalano gli incroci (52% degli associati), seguiti da fermate di mezzi pubblici e rotonde che vanno a defluire il traffico dalla corsia principale (49%), e i parcheggi, in entrata e uscita (33%).
Ma ci sono anche altri fattori che hanno un impatto sull’esito finale, come la dimensione della città e la difficoltà delle strade, considerando anche il traffico (per il 76% delle autoscuole), ma soprattutto l’ansia del candidato (94%) e l’atteggiamento dell’esaminatore sullo stress (89%).