Etiopia da scoprire, un ponte tra Africa e Verona

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Etiopia, che sorpresa. Nell’economia e nella politica dell’Africa sub-sahariana e specialmente del Corno d’Africa, l’Etiopia costituisce un vero e proprio “ponte” tra l’Africa, il Mediterraneo e i Paesi del Golfo. Nell’ultimo decennio l’Etiopia ha registrato una crescita media annua del PIL di circa il 10%, guidata da investimenti pubblici in agricoltura e infrastrutture. In particolare gli investimenti diretti esteri sono aumentati del 27,6%, grazie ai nuovi parchi industriali e ai processi di privatizzazione avviati nel paese. Se n’è parlato nel seminario sulle opportunità per le imprese italiane in Etiopia organizzato dalla Camera di Commercio di Verona in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale etiope.“L’Etiopia è il Paese che ha il più alto tasso di crescita tra gli stati dell’Africa sub-sahariana non produttori di petrolio” spiega Andrea Bissoli, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona. L’export di prodotti tessili si riconduce alla presenza di un impianto produttivo di Calzedonia in Etiopia a Macallè. L’investimento per lo stabilimento, inaugurato nell’ottobre 2018, è stato di 22 milioni di euro e la struttura conta già 1.500 dipendenti come ha raccontato il direttore di produzione di Calzedonia Holding Spa, Riccardo Romani. Interessante poi la valenza turistica del Paese, sfruttata dal veronese  Silvio Rizzotti che vi ha realizzato un resort, il Gheralta Lodge.

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