Fabio Bellotto, primario del reparto di Cardiologia preventiva e riabilitativa dell’istituto Codivilla-Putti, ha rassegnato le proprie dimissioni e a breve lascerà l’ospedale ampezzano, dove lavora dal 2007. Due cardiologi avevano lasciato la struttura nell’aprile scorso, e ora è il turno di chi ha creduto e voluto fortemente questo servizio. «Dopo 9 anni di attività», spiega il primario Bellotto, «lo scorso aprile i ricoveri sono stati sospesi per mancanza di medici. Fino a quel momento accettavamo pazienti prevalentemente dalla cardiochirurgia e dalla cardiologia dall’università patavina, ma la nostra attrattività raggiungeva Udine, Bologna, Firenze e Siena, soprattutto per una particolarissima patologia, l’assistenza circolatoria meccanica, che ci ha portati ad essere centro di riferimento nazionale. Accanto all’assistenza ai pazienti, è stato nostro compito interessarci di didattica, rivolta a medici specializzandi in Cardiologia di tre università, e di ricerca attraverso pubblicazioni su riviste internazionali e la partecipazione a congressi. Queste sono state le tre mission per cui ero stato scelto a dirigere il reparto, che ora però non riesco più a scorgere». Dalle parole di Bellotto emerge un certo rammarico nel lasciare il Codivilla, come conferma lui stesso.