Secondo spettacolo della rassegna “Sportivamente teatro” nata da un’idea di Jacopo Dalla Palma e curata dal Servizio Cultura del Comune di Feltre. Sabato 17 settembre alle ore 21.00 è in scena il ciclismo con la vicenda di uno dei suoi campioni prima più osannati e poi più criticati degli ultimi anni anni: Marco Pantani. 5 giugno 1994: durante una tappa del Giro d’Italia, Marco Pantani scala il Passo del Mortirolo come fosse una semplice collina ed entra prepotentemente nel cuore dei tifosi italiani. Comincia da lì una carriera straordinaria, costellata da una serie impressionante di infortuni e fatta di poche ma storiche vittorie. L’apice viene raggiunto nel 1998, con la conquista del Giro d’Italia e del Tour de France. 5 giugno 1999: a Madonna di Campiglio, a due tappe dalla fine del più che probabile secondo giro d’Italia, viene fermato perché il suo sangue presenta dei valori “fuori norma”. Esattamente cinque anni dopo la favola finisce. Da qui comincia un accanimento mediatico e giudiziario nei suoi confronti che non ha precedenti. Pantani diventa per molti “il dopato d’Italia”. Lo spettacolo ripercorre analizzandoli i punti chiave di questa vicenda fino alla triste fine del campione in un residence di Rimini. Alessandro Albertin e Francesca Botti portano in scena un’emozionante inchiesta che rinvanga un passato recente dello sport italiano chiedendosi se Pantani non sia stato un capro espiatorio, schiacciato dai meccanismi di potere che agiscono per proteggere il sistema.