FIERA DI PADOVA, TRATTATIVA IN ALITA

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La trattativa tra i soci pubblici di Fiera Immobiliare e i francesi di Gl Events (titolari ad oggi della quasi totalità delle azioni di PadovaFiere Spa) si è fatta in salita. Da quasi due mesi, scrive Il Mattino di Padova, le parti cercano la quadratura del difficile cerchio per il salvataggio-rilancio del quartiere fieristico. A fronte dell’incertezza, però, i soci pubblici stanno preparando un piano per mettere in sicurezza Fiera Immobiliare. Si parla di un aumento di capitale da almeno 30 milioni attraverso il conferimento di immobili. Entro la fine di ottobre è atteso un nuovo incontro tra le parti che dovrebbe essere risolutivo: o con una rinnovata concordia tra le parti o con una rottura definitiva che darebbe il via a una serie di azioni legali contrapposte e di pesanti richieste di risarcimento. In ballo, infatti, ci sono a oggi 10 mesi di affitti arretrati a Fiera Immobiliare e una procedura di disdetta unilaterale da un contratto che dovrebbe tenere impegnata Gl Events in Fiera in prima istanza fino al 2023. Le ricadute di entrambi i punti interessano il futuro della gestione dei padiglioni di via Tommaseo, la tenuta dei conti della società immobiliare pubblica che detiene la proprietà di circa la metà del quartiere fieristico e la realizzazione stessa del Centro congressi. Opera quest’ultima su cui il gruppo internazionale di Lione aveva messo gli occhi fin dai suoi primi passi. Nel frattempo, pure pagando regolarmente i canoni d’affitto dei padiglioni di proprietà del Comune (su cui l’amministrazione ha investito 4 milioni di euro circa in opere di riqualificazione) Geo Spa, la società di Andrea Olivi e Luca Griggio che gestisce la Fiera, dal gennaio 2017 ha smesso di corrispondere a Fiera Immobiliare i canoni concordati (una cifra che annualmente si aggira introno agli 1,5 milioni di euro). Il Comune, da parte sua, può scendere in campo partecipando all’aumento girando all’Immobiliare i padiglioni della Fiera ancora di proprietà nell’Immobiliare: soluzione, quest’ultima, che potrebbe essere portata al tavolo di Palazzo Moroni a breve. I padiglioni del Comune hanno una valore stimato (ma non ancora valutato ufficialmente) che si aggira tra i 10 e i 15 milioni di euro. Defilata è invece la Provincia.

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