“Verso il Veneto 2030. Politica di coesione 2021-2027” è il titolo dell’evento svoltosi a Venezia, nella sede dell’Università Iuav, che ha segnato l’avvio del Tavolo di partenariato congiunto FSE+, FESR e CTE. Il presidente della Regione ha aperto i lavori di presentazione del primo documento di analisi a supporto del confronto partenariale, che fa il punto sulla situazione sociale ed economica del Veneto, su quanto è stato realizzato nell’ultimo settennio grazie ai fondi dell’Unione europea e verso quali opportunità indirizzare la programmazione nel prossimo decennio, mediante l’utilizzo delle risorse derivanti dalla politica di coesione 2021-2027. “Bisogna sfatare la leggenda metropolitana che i fondi comunitari servano a poco, che vengano dispersi in mille inutili rivoli e che gli italiani non sappiano utilizzarli – ha esordito il Governatore –: la verità, e lo dimostrano oggettivamente i numeri della programmazione 2014-2020 e le numerose testimonianze di quanti hanno beneficiato di questa opportunità, è che il Veneto questi finanziamenti li ha utilizzati al meglio, ottenendo risultati invidiabili. La nostra è una Regione che ha fatto una scelta di campo strategica, aumentando consistentemente il peso del proprio cofinanziamento: il Veneto ha saturato per questa partita tutta la sua capacità di spesa al fine di garantire all’utilizzatore ultimo, i cittadini, le imprese e le amministrazioni, di beneficiare concretamente di queste preziose risorse”. Il partenariato, è stato poi confermato negli interventi successivi, è uno dei principi chiave dell’attuazione dei fondi dell’Unione Europea e si basa su un approccio di governance a più livelli volto ad assicurare il dialogo tra le autorità di gestione dei programmi operativi, le istituzioni pubbliche e le parti economiche e sociali, con il valore aggiunto di raccogliere le istanze del territorio e di garantire la trasparenza dei processi decisionali. Nei prossimi mesi seguiranno ulteriori occasioni per condividere una comune visione del futuro, identificare le priorità di intervento e definire una programmazione vicina ai bisogni dei cittadini veneti. Sono cinque gli Obiettivi di Policy (OP) per il periodo di programmazione 2021-2027 che descrivono il quadro di azione per lo sviluppo e l’innovazione della Regione: un’Europa più intelligente, un’Europa più verde e a basse emissioni di carbonio, un’Europa più connessa: mobilità e connettività regionale alle TIC2, un’Europa più sociale attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, un’Europa più vicina ai cittadini. L’assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità della Regione ha riassunto nel suo intervento i notevoli successi conseguiti con il Programma operativo del Fondo Sociale Europeo a supporto della crescita del capitale umano, dell’inclusione, della formazione e del lavoro. l Veneto è la seconda Regione in Italia per efficienza nell’impiego delle risorse disponibili nel 2014-2020, che per il FSE ammontano a 764 milioni di euro, L’assessore alla programmazione, fondi UE, turismo, commercio estero, ha ricordato che per quanto riguarda il POR FESR 2014-2020 la Regione del Veneto ha già utilizzato ben 524,5 milioni di euro