Acquistano latte straniero, producono formaggi che sembrano tipici e si prendono pure i fondi previsti dal Programma di sviluppo rurale. Il presidente dell’Associazione regionale allevatori del Veneto, Floriano De Franceschi, sollecita una chiara presa di posizione del governo nazionale e regionale sulla questione, per evitare che fondi indispensabili per gli allevamenti veneti vengano di fatto dispersi sostenendo chi fa i propri interessi e non quelli dell’economia locale. «I fondi del Psr devono essere riconosciuti soltanto a chi produce e trasforma prodotti del territorio – spiega il presidente De Franceschi – rispettando l’economia locale, ma anche i consumatori finali, che altrimenti acquisterebbero, come purtroppo avviene, ad esclusione dei prodotti Dop ed Igp, un prodotto realizzato a partire da una materia prima del tutto estranea alla tradizione». La preoccupazione di Arav è forte. Chiarissimo l’appello di De Franceschi alla Regione: «troviamo assieme una soluzione per far sì che i fondi del Psr siano utilizzati per l’economia locale e per la sopravvivenza di aziende e migliaia di posti di lavoro».