«Eusalp deve essere il mezzo attraverso il quale intercettare e utilizzare al meglio e più proficuamente per le nostre comunità i fondi strutturali comunitari, definendo con tutti i soggetti portatori di interesse, pubblici e privati, una strategia comune per l’area montana. All’interno di quest’ambito abbiamo, inoltre, il dovere di cercare di colmare il divario esistente tra le zone più evolute e quelle storicamente penalizzate da mancati investimenti e politiche di scarsa efficacia, come nel caso di talune realtà montane e pedemontane del Veneto». Lo ha detto l’assessore all’economia e sviluppo montano e alla programmazione fondi UE del Veneto, Federico Caner, intervenendo al Centro congressi di Longarone Fiere Dolomiti alla presentazione della strategia macroregionale alpina Eusalp. Caner ha ricordato le tre aree tematiche sulle quali si basa il Piano d’azione di Eusalp (sviluppo economico e innovazione; trasporti e connettività; ambiente ed energia) e i principali fabbisogni della montagna veneta relativi a esse. «Le risorse per operare su fronti così ampi e diversi – ha continuato l’assessore – le dobbiamo trovare tra i finanziamenti europei ai quali la strategia Eusalp può attingere, tra cui i 600mln del Fondo di sviluppo regionale, i 764mln del Fondo sociale, i 1.184mln del Psr Veneto. Intendiamo però proporre, a integrazione dei fondi europei – ha concluso –, un fondo regionale specifico per i territori montani».