Una foto rubata. Un profilo Facebook farlocco. E l’invito ad amici e conoscenti (reali, questi, altro che farlocchi) ad aderire a investimenti per conto di un istituto di credito francese. Et voilà, il furto d’identità è servito. Vittima, Andrea Franceschi. L’ex sindaco di Cortina è riuscito a sporgere denuncia in tempo, e a fermare una piccola truffa portata avanti con la sua foto. Ma la facilità con cui qualcuno si è appropriato del suo nome su Facebook lascia allibito il malcapitato. Le richieste di amicizia inviate dalla pagina fasulla sono state prontamente accettate da tutti coloro che le hanno ricevute. A quel punto è scattata la proposta di finanziamenti. Con messaggi privati su Facebook. Addirittura con la presunta complicità del Comune di Cortina. Ed è qui che è scattato il sospetto che si trattasse di qualcosa di non propriamente cristallino. «Qualcuno ha creato un profilo falso, con il mio nome e cognome, e con le mie foto – racconta Franceschi, ignara vittima di qualche procacciatore di investimenti -. Dal profilo fasullo sono partite richieste di amicizia e a chi le ha accettate sono arrivati messaggi privati in cui si proponevano finanziamenti da una non meglio precisata banca francese. L’ho saputo casualmente, perché uno dei miei amici mi ha scritto, chiedendomi di cosa si trattasse. A quel punto ho sporto subito denuncia». Forse si tratta di un software, che individua le persone che non utilizzano spesso Facebook e crea dei doppi. In ogni caso, si è trattato di una situazione molto spiacevole. Facebook ha bloccato il profilo falso mentre stavo facendo denuncia. Chi avesse ricevuto il messaggio, sappia che non ero io».