«Tutelare il reddito di chi vive di agricoltura non significa soltanto assicurare l’esistenza delle imprese agricole, ma anche garantire ai consumatori prodotti di qualità e difendere la cultura del cibo made in Italy che rappresenta uno dei fiori d’occhiello del nostro Paese in tutto il mondo». Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù, commentano lo straordinario risultato della Giornata nazionale del latte italiano, svoltasi alla Fiera Milano Congressi. Da Vicenza sono giunti a Milano oltre cinquanta allevatori, che si sono uniti alle migliaia di colleghi arrivati nel capoluogo lombardo per difendere il latte italiano dal rischio di scomparire sotto la pressione delle speculazioni e degli inganni, che consentono di spacciare come italiano il latte importato. “Avete preso i nostri marchi, non vi daremo le nostre mucche”, “Chi acquista ha il diritto di sapere se quello che compra è veramente fatto in Italia”, “Più trasparenza con l’etichettatura di origine obbligatoria” e “Stop a speculazioni: giusto prezzo per produttori e consumatori”, sono alcune degli slogan-verità esposti nella mattinata in Fiera a Milano. Tra i presenti alla Giornata il premier Matteo Renzi, il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, dell’Ambiente Gian Luca Galletti ed il Governatore della Lombardia Roberto Maroni, che hanno supportato e sostenuto con convinzione la battaglia portata avanti per Coldiretti dal presidente nazionale Roberto Moncalvo. Il via libera all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte e dei derivati come formaggi o yogurt annunciato dal premier Matteo Renzi e dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina rappresenta un risultato straordinario, che arriva in concomitanza con il Milk World Day celebrato dalla Fao in tutto il mondo.