Solo buoni dati per il turismo veneto sono emersi dall’incontro odierno a cui, insieme al presidente Zaia, ha partecipato l’assessore regionale al turismo, Federico Caner. Numeri positivi per l’iniziativa di marketing territoriale, che registra una crescita del numero dei buyer stranieri: dai 120 dello scorso anno ai 180 di oggi, provenienti da 40 Paesi diversi, a testimoniare il grande interesse di cui gode l’offerta veneta in tutto il mondo. Ma anche stime più che incoraggianti sul movimento turistico regionale nei primi nove mesi del 2016, che parlano di un incremento sia degli arrivi (+1,8%) che delle presenze (+2,5%), rispetto allo stesso periodo del 2015. «Il “Buy Veneto” – ha sottolineato il presidente Zaia – è uno strumento per far crescere a livello nazionale la leadership del Veneto in ambito turistico e per consolidare un settore economico che registra 17 miliardi di fatturato e garantisce centinaia di migliaia di posti di lavoro». «Per quanto riguarda arrivi e presenze – ha concluso Caner –, se le stime saranno confermate dai dati ufficiali, il 2016 potrebbe essere un altro anno di record, con la performance migliore della montagna, una crescita del lago, delle città d’arte e delle terme e una sostanziale tenuta del settore balneare. Una buona situazione, ma non dobbiamo commettere l’errore di cullarci sugli allori, né la parte privata né quella pubblica.