Si è svolto l’annunciato presidio in piazza dei Signori, lì rinominata piazza delle lavoratrici e lavoratori, contro le morti e gli infortuni sul lavoro. Presidio che ha visto una partecipazione numerosa con interventi di lavoratori di varie aziende e anche un ex dipendente di Acciaierie Venete. Il presidio si è poi spostato sotto il portico di Palazzo Moroni dal lato di via Oberdan dove è stata posta una targa con i nomi dei 30 morti sul lavoro in Veneto dall’inizio dell’anno è una composizione floreale con 30 girasole. Dopo aver partecipato anche questa mattina al presidio organizzato dalle sigle sindacali davanti alle Acciaierie di Riviera Francia sottolineamo come l’unica statistica accettabile è quella che recita “morti: 0”, nell’epoca dell’automazione e intelligenza artificiale ogni morto sul lavoro è frutto di scelte fatte della aziende e dai governi degli ultimi anni. La riduzione delle tutele, i contratti precari, le maggiori difficoltà per gli ispettorati nell’espletare la loro funzione unito alla scelta di mettere in secondo piano la sicurezza da parte delle imprese hanno provocato un aumento dei feriti e dei morti.