In Veneto è primo in Italia per quanto concerne le iscrizioni agli istituti tecnici. Infatti il 38,3% degli iscritti alle scuole superiori sceglie percorsi tecnici (economico e tecnologico), il 47,7% scegli i licei e il 14% gli istituti professionali, anche in questo caso con una percentuale che colloca la nostra regione tra le prime a livello nazionale. “Siamo molto soddisfatti di questi numeri – commenta ancora l’Assessore Donazzan –. Sommando l’area tecnica e quella professionale vediamo che nella nostra regione gli studenti prediligono percorsi fortemente votati alle aree che maggiormente dialogano con il mondo delle imprese. E questo rappresenta un elemento di forza su quale continueremo a puntare, anche investendo sullo sviluppo degli ITS, ossia sull’alta formazione tecnica che sta riscontrando un crescente successo grazie alle forti sinergie tra scuola, imprese e mondo dell’università”. Il primato nazionale del Veneto nelle iscrizioni agli istituti tecnici, che insieme al numero degli iscritti alle scuole professionali porta ad oltre il 52% i neo-iscritti al prossimo anno scolastico, è frutto del poderoso lavoro di valorizzazione e di comunicazione messo in atto in stretta collaborazione tra Ufficio Scolastico Regionale, mondo delle imprese e Regione del Veneto. Lavorando insieme è stato possibile dare un messaggio univoco che porta oggi ad un numero di studenti iscritti al primo anno delle secondarie di secondo grado di area tecnica molto elevato. I dati sulle iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023, rilevano a livello nazionale una crescita degli istituti Tecnici e i Professionali a fronte del 56,6% degli studenti che in Italia sceglie i Licei. “I dati relativi alle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado pubblicati oggi dal Ministero dell’Istruzione dimostrano come in Veneto esista un reale equilibrio nell’attitudine al lavoro e allo sviluppo di profili professionali di alto livello nello studio e nella ricerca. In Veneto il lavoro ha un valore fondamentale e radicato. E in questo le nuove generazioni si riconoscono già da molto giovani”, ha chiosato il presidente Zaia.