Il “Bacio” di Rodin è prima scomparso, e poi riapparso, dalla pagina Facebook “Linea d’ombra”, organizzazione che si occupa dell’allestimento di grandi mostre tra cui quella di Auguste Rodin a Treviso, che aprirà il 24 febbraio. Nel post l’immagine accompagna la presentazione dell’evento, le date e le informazioni utili per prenotazioni e biglietti. “Dopo la scoperta dell’accaduto – ha denunciato Linea d’ombra – lo sconcerto è aumentato quando abbiamo letto le motivazioni arrivate da Facebook, dove si parla di ‘un’immagine che mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi’. Sempre Facebook, nella nota inviata, offre una soluzione, addirittura consigliando ‘di utilizzare contenuti che si concentrano sul tuo prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale'”. Marco Goldin, curatore della mostra, ne ha fatto subito una battaglia ideologica, chiedendosi come può “un’immagine simbolo della storia dell’arte, vera e propria icona della bellezza senza tempo, essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicito? In una Rete – ha proseguito – invasa da contenuti di orribile pornografia, vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o, in questo caso, il Bacio di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente?”.n realtà il qui pro quo, che ha generato l’oscuramento del post per alcuni minuti, è dovuto all’algoritmo di Facebook, chiamato anche a “censurare” immagini dal contenuto troppo esplicito o pornografico. Dopo la segnalazione dei proprietari, che hanno visto sparire il post dalla pagina, il team del più popolare dei social network ha verificato manualmente il contenuto dell’immagine. Gli operatori umani l’hanno prontamente riabilitata.