Il festival dopo la tempesta

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La tempesta Vaia, e il suo terribile impatto sui boschi del Nord Est, hanno creato le condizioni ideali per tornare ad occuparsi in modo specialistico del mondo delle foreste. Esempi: il problema della raccolta del legno schiantato e abbattuto, la necessità di disporre di segherie, la risorsa legno per aiutare l’economia di montagna a ripartire, lo stimolo da parte del sistema pubblico a trovare sinergie e a creare Reti fra i vari attori che si occupano della risorsa legno/foresta. Anche Veneto Agricoltura sarà presente alla prossima Fiera & Festival delle Foreste (14-15 settembre) che si terrà a Longarone con uno stand al cui interno, in una area didattica predisposta ad hoc, proporrà diversi contenuti formativi. Già a partire dalle ore 12 di sabato 14 è previsto l’incontro dei primi Istruttori forestali del Veneto durante il quale sarà illustrato il percorso formativo realizzato,  spiegate nel dettaglio le competenze acquisite dagli istruttori e l’importanza di trasmetterle ai futuri alunni del mondo forestale, e ancora le opportunità e gli ambiti di lavoro nella formazione forestale,  le azioni da mettere in cantiere a sostegno di tale professionalità, le prospettive future per gli operatori ed istruttori forestali. A seguire, dalle ore 14 invece nel Centro Congressi di Longarone Fiere, organizza il seminario “Nuove prospettive per la vivaistica forestale tra ecologia, genetica e biodiversità”. La tempesta Vaia infatti, con le estese distruzioni del manto forestale, pone un grande interrogativo a cui non è ancora stata data risposta: che fare nelle aree distrutte dopo aver sgomberato il legname? Questo seminario cercherà di dare una risposta, portando a conoscenza del pubblico temi poco conosciuti quali quello dell’evoluzione della vegetazione forestale dopo che i boschi vengono pesantemente perturbati, la scelta delle specie più adatte e delle tecniche di intervento più efficaci. Non si tratta solo di dire “intervento sì o intervento no” ma di ragionare su dove e come è bene intervenire. L’obiettivo resta quello di avere un domani boschi più resilienti ai tanti fattori di disturbo che con crescente frequenza ed intensità ne perturbano il delicato equilibrio (tempeste di vento, gelicidi, siccità, attacchi parassitari, incendi).Tra gli interventi “L’ultimo passaggio della filiera vivaistica: piante legnose ed erbacee per la biodiversità e il paesaggio” di Tommaso Sitzia (Dipartimento TESAF Università di Padova) e gli “Aspetti genetici nella produzione e utilizzo del materiale forestale di moltiplicazione” di Silvio Oggioni (European Forest Genetic Resources Programme and European Forest Institute). Inoltre, durante il seminario verrà presentato il nuovo marchio “PiantaNativa” sviluppato da Veneto Agricoltura: interverranno Roberto Fiorentin di Veneto Agricoltura e Alessandro Rossato di Iseven servizi.

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