Il nuovo piano triennale con Regione e Veneto Strade

0
473

Saranno il “Piano triennale della viabilità 2021-2023” e il “Piano Regionale della mobilità ciclistica” i primi strumenti di attuazione del Piano Regionale dei Trasporti approvato dal Consiglio lo scorso mese di luglio.

Con una deliberazione proposta dalla vicepresidente Elisa De Berti, la Giunta ha deciso di redigere i due piani insieme alla società Veneto Strade, stipulando con quest’ultima un Accordo di Collaborazione.

“Consideriamo prioritario dotarci di questi piani – afferma la vicepresidente –, in considerazione della recente riclassificazione della rete stradale di interesse regionale e in applicazione della normativa riguardante lo sviluppo della mobilità in bicicletta e della realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. Uno stimolante lavoro di pianificazione da svolgere alla luce del recente Piano Regionale dei Trasporti, avviando così una nuova fase di programmazione di opere viarie e di manutenzione di quelle esistenti, al fine di rispondere alle esigenze derivanti dall’evoluzione economica che ha caratterizzato il tessuto produttivo, distributivo e sociale del Veneto, in uno scenario sempre più caratterizzato dal progresso delle tecnologie informatiche”.

Con il DPCM del 21 novembre 2019, infatti, è stata prevista nel Veneto la riclassificazione a ‘Strada Statale’ di circa 700 km di strade attualmente Provinciali o Regionali: ciò comporta la necessità di ridisegnare la ‘maglia stradale’ attualmente in gestione alla Società Veneto Strade Spa.
Il Piano di interventi per l’adeguamento della rete viaria nel triennio 2021-2023, pertanto, dovrà delineare il nuovo sistema infrastrutturale veneto, armonizzandolo alle politiche del Piano Regionale dei Trasporti e agli strumenti di programmazione statale ed europea, individuando, in funzione delle risorse, gli interventi nuovi o di adeguamento dell’esistente, quelli di manutenzione straordinaria, di mitigazione ambientale e i lavori urgenti, tenendo conto anche del traffico generato dall’entrata in esercizio della Pedemontana Veneta, in corso di completamento.

“La necessità di redazione di un piano in materia ciclistica – conclude De Berti – nasce sia dall’esigenza di coordinamento delle molte iniziative avviate dalla Regione, sia per rispondere alle nuove disposizioni normative sul tema che prevedono l’elaborazione di uno specifico strumento di programmazione, ma anche di promozione e valorizzazione del cicloturismo che noi abbiamo tipicizzato con il logo ‘Venice bike lands’”.