Il patrimonio del presepio napoletano

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“Un gesto di grande sensibilità e di forte valenza culturale e sociale, che abbiamo accolto con stima e gratitudine, nella convinzione che iniziative come questa hanno non solo il pregio di promuovere lo straordinario patrimonio artistico e artigianale del nostro Paese, ma anche di diffondere un messaggio di fratellanza e di civiltà, di generosità e di speranza, dei quali avvertiamo ancor più un enorme bisogno nel difficile momento storico che stiamo vivendo”.
Con queste parole l’assessore al turismo e all’agricoltura della Regione, Federico Caner, ha ricevuto il presepio realizzato dai maestri artigiani napoletani che la Regione Campania ha destinato a ciascuna delle Regioni e Province autonome italiane e che per quanto riguarda il Veneto è stata collocata a Palazzo Sceriman a Venezia, sede della direzione regionale del turismo.
L’opera è stata realizzata e installata dall’A.T.O.M., Associazione Malati e Trapiantati di Organi di Torre del Greco, che nel promuovere progetti di recupero e reinserimento nella vita sociale di malati e trapiantati di organi, realizza mostre per la valorizzazione della produzione artigianale dell’antico presepio napoletano. Guidati dal maestro Raffaele Sporti, presidente e ideatore del progetto, i volontari hanno creato il presepe intitolato “Donare gli organi è un atto d’amore”.
L’ispirazione trae spunto da chiese e cappelle di piccoli paesini distrutti dalla furia della natura a seguito di eventi calamitosi: il tempio della donazione è dunque il simbolo del riscatto e della rinascita dell’uomo. In questo spazio scenico (il presepe è alto 152 cm, largo 126 cm e profondo 90 cm) trovano posto 19 pezzi in terracotta, di misura variabile 30-33 cm di altezza.