“Inasprire le misure”

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“Sono dell’idea che le misure del Governo per evitare i contagi vadano rinnovate e inasprite. Mi riferisco in particolare alle passeggiate di gruppo, e ai negozi la domenica. Per me i negozi e anche i supermercati vanno tenuti chiusi la domenica”. Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, nel punto stampa in streaming dall’unità di crisi della Protezione civile del Veneto.
In relazione all’iniziativa di “tamponare” tutti i veneti sono arrivate le precisazioni di Andrea Crisanti, direttore dell’unità operativa complessa di microbiologia e virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che sarà il referente sanitario per i tamponi “a tappeto” in Veneto.
«La casalinga che sta bene, ed esce con la mascherina solo per fare la spesa – aggiunge Crisanti – non ha bisogno del test, in quanto è a basso rischio. Invece i contatti di un malato sì che sono a rischio. L’obiettivo fondamentale di questa campagna è identificare i portatori sani, che stanno vicino alle persone contagiate, secondo due linee di intervento. La prima: se una persona telefonerà segnalando sintomi da Coronavirus, manderemo i sanitari a fare il tampone a lei, ai suoi familiari e agli inquilini di tutto il palazzo. In questo modo useremo quelli che stanno male come sentinelle per uno screening diffuso. La seconda: interverremo sulle categorie a rischio, come i cassieri dei supermercati oppure gli impiegati a contatto con il pubblico. Dunque agiremo in maniera mirata, non a macchia d’olio – puntualizza – anche se i numeri saranno comunque importanti».
Quanto all’effetto delle restrizioni governative su Coronavirus, per il virologo si vedrà «dai 7 ai 12 giorni. Dobbiamo considerare che le limitazioni sono state introdotte gradualmente. Il decreto “Io resto a casa” è stato approvato l’11 marzo – conclude Crisanti – per cui le conseguenze più rilevanti vanno calcolate a partire dal 12 marzo. Presto dovremmo cominciare a vedere un miglioramento».

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