INGIUSTIFICATO L’AUMENTO DEL PREZZO DEI PRODOTTI AGRICOLI

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«Il prezzo della quasi totalità dei prodotti agricoli, dal campo alla tavola, si moltiplica in misura ingiustificabile ed irrispettosa nei confronti dei lavoratori agricoli, i soli che si assumono il rischio connesso alla difficile attività che svolgono». Con queste parole il presidente provinciale di Col­diretti Vicenza, Martino Ce­rantola ed il direttore Ro­ber­to Palù esaminano gli effetti devastanti che la deflazione ha nelle campagne, dove le quotazioni rispetto allo scorso anno sono praticamente dimezzate per il grano duro (-43%) ed il latte viene ormai pagato quasi come l’acqua secondo quanto ha denunciato anche lo stesso presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel discorso sullo stato dell’U­nione per l’anno 2016. Un artificio, quello della moltiplicazione dei prezzi, che ogni anno costa la vita a molte aziende agricole ed allevamenti, costretti a chiudere ed a portare con sé una parte del patrimonio del made in Italy che non viene assolutamente tutelato dalle politiche dei prezzi. «Nelle campagne è de­flazione profonda – sottolineano Cerantola e Palù – con i prezzi crollati per raccolti e per gli allevamenti che non coprono più neanche i costi di produzione o dell’alimentazione del bestiame». A rischio, quindi, è il futuro dei prodotti simbolo del made in Italy, ma anche un sistema produttivo sostenibile che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione.

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