ISLAMICO DORME IN AUTO, E’ PSICOSI TERRORISMO IN CITTA’

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Psicosi terrorismo in città. Un fedele islamico entra nel suo furgone davanti alla moschea per farsi un pisolino e i passanti insospettiti chiamano le forze dell’ordine. A preoccupare particolarmente è stato il fatto che il mediorientale avesse con sé una valigetta e non scendesse più dal mezzo. Un terrorista pronto a farsi esplodere all’interno del furgoncino? Pare proprio di no, visto che lo straniero è stato trovato dai carabinieri che si riposava dopo aver smontato dal turno di notte, in attesa di incontrarsi con alcuni amici. sembrava di assistere alle riprese di un film: poco meno di una decina di uomini, tra i carabinieri del nucleo operativo radiomobile gli agenti della Digos, sono intervenuti in via Turazza, di fronte al centro culturale islamico Alhi­khmah, per controllare se l’allarme lanciato da alcuni passanti fosse concreto. D’altro canto è ancora fresca nella memoria di chi vive o lavora in quella zona la storia del rimpatrio di Imad­eddine Guenfoud, un trentaduenne marocchino, tra i fondatori della moschea, rimpatriato a gennaio perché accusato di essere un integralista islamico. Questa volta però si è trattato di un falso allarme.

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