ISTITUTI PROFESSIONALI? “LA RIFORMA LI PEGGIORA”

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“Sono e resto fortemente critica sull’iper-riformismo che porta a riversare sulla scuola ogni problematica e tutte le possibili soluzioni. Certamente, avvicinare il mondo del lavoro al mondo della scuola è un obiettivo giusto e introdurre la cultura del lavoro, fatta soprattutto di laborialità, dovrebbe essere la ‘stella polare’ per una ‘buona scuola’. Ma depauperare l’esperienza degli istituti professionali, riducendo le ore di laboratorio e introducendo materie non coerenti con l’indirizzo prescelto, ci porta lontani da questo principio-guida”. Elena Donazzan, assessore regionale alla scuola, intervenendo a Jesolo al convegno nazionale dell’Andis (associazione nazionale dei dirigenti scolastici), ospitato dall’istituto alberghiero Cornaro, ha messo nel mirino il decreto attuativo della riforma della ‘Buona scuola’ relativo agli istituti professionali, attualmente al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. “Se anche quest’anno, in Veneto”, ha detto, “15 ragazzi su 100 hanno scelto di iscriversi ad una scuola professionale e 39 su 100 ad un istituto tecnico, significa che i giovani, le famiglie e l’intera filiera produttiva riconoscono in questi percorsi formativi una valida proposta, capace di garantire un accesso competente al mondo del lavoro”.

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