“L’Istituto Zooprofilattico sale agli onori delle cronache soprattutto quando ci sono epidemie, zoonosi, emergenza aviaria o grandi allarmi sulla salubrità dei cibi in tavola. Con i suoi laboratori e il lavoro dei ricercatori lo Zooprofilattico delle Venezie è una eccellenza del Veneto, un presidio della qualità dell’intera filiera agroalimentare del Nordest”. Lo ha ricordato il presidente della Regione del Veneto ponendo la ‘ prima pietra” della nuova sezione diagnostica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Nel ringraziare il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Daniele Bernardini, il sindaco di Buttapietra, la provincia “che ha messo a disposizione parte dei terreni”, il presidente del Veneto, affiancato dall’assessore regionale alla sanità, ha voluto rendere omaggio in particolare ai lavoratori del cantiere che – ha sottolineato – “si spaccano la schiena e si fanno i calli alle mani per dare vita a questa struttura di oltre 6 mila metri quadrati” che è a beneficio dell’intera economia regionale, e in particolare del settore agroalimentare. La nuova sezione veronese dello Zooprofilattico ospiterà principalmente laboratori di diagnostica e di ricerca, uffici, aule didattiche, nonchè uno stabulario e la sezione di necroscopia veterinaria.