Basterebbe far emergere quanto si evade di Iva per coprire per intero la manovra finanziaria e avanzare anche un bel tesoretto di miliardi. Secondo il più recente rapporto della Commissione Europea, la differenza tra quanto lo Stato incassa dall’Iva e quanto in linea teorica dovrebbe raccogliere è stata nel 2017 – ultimo anno analizzato nella sua interezza – di 33,6 miliardi, tra elusione fiscale ed errori nei calcoli della tassa. Circa un quarto dei 137,4 miliardi di euro frodati nell’intera Unione Europea, più che in ogni altro Paese. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, proprio a partire da questi dati ha provato a stimare il dato relativo al gap Iva in Veneto e nella provincia rapportandolo ad alcune altre regioni del Paese. Lo ha fatto partendo dalle proporzioni presenti nello studio “Asymmetries in the territorial VAT gap”, elaborato l’Agenzia delle Entrate, che analizzava il fenomeno nel corso degli anni da una prospettiva legata alle singole regioni. Un rapporto da cui emerge che l’evasione Iva, in Veneto, “pesa” per il 9.16% su quella totale in Italia. Vale a dire, considerando l’anno in questione, per circa 3 miliardi e 80 milioni. E Padova? Considerando l’incidenza dell’economia provinciale rapportata a quella regionale, per lo stesso anno si può arrivare a stimare il dato in circa 609 milioni di euro. Il fenomeno, va detto, è in calo: rispetto all’anno prima in Italia sono stati evasi 2,3 miliardi in meno (erano 35,9 quelli “nascosti” nel 2016), tendenza riscontrabile anche nella regione (erano 3 miliardi e 296 milioni) e a Padova (nel 2016 l’evasione pesava per 652 milioni). È tuttavia significativo notare come l’incidenza dell’evasione in Veneto su quella italiana rispecchi il rapporto che esiste tra il Pil regionale e quello nazionale: il Veneto produce infatti il 9,21% del prodotto interno lordo del Paese. A partire da questa constatazione Fabbrica Padova ha preso in esame i dati di alcune regioni italiane per quanto riguarda il contributo alla ricchezza nazionale e l’evasione dell’Iva. Si nota come i 5 miliardi e 900 milioni di evasione Iva stimati per la Lombardia (14,59% dell’evasione Iva italiana), siano ad esempio inferiori al 21,71% del suo apporto al Pil. In Campania (evasione Iva pari al 10,62%, produttività al 6,11%) la situazione è opposta, per non parlare di quella della Calabria. «Noi vogliamo rappresentare gli imprenditori che non evadono e riteniamo che qualsiasi misura in grado di combattere il fenomeno vada favorita», evidenzia Carlo Valerio, presidente di Confapi Padova, che ha commentato lo studio anche davanti alle telecamere di Agorà, programma di approfondimento di Rai Tre, che poi si è spostato nella sede dell’azienda I-Tech Medical Division per approfondire la questione con gli imprenditori Massimo Marcon e Matteo Zennaro.