Un po’ stanco e parecchio emozionato, Jacopo Massaro si è rimesso la fascia tricolore. Ieri mattina a Palazzo Rosso c’è la stata la cerimonia di proclamazione ufficiale, alla presenza del giudice Vincenzo Sgubbi e dei membri della Commissione elettorale centrale. «Se qualcuno pensa che la seconda volta che si indossa questa fascia l’emozione sia minore, sbaglia», sono state le prime parole del sindaco. «È un’emozione addirittura superiore, perché stavolta ho la sensazione di non dover deludere le aspettative di tutte le persone che ci hanno ridato fiducia. So di avere davanti una grande responsabilità». Ma Massaro non pensa solo alle 8.511 persone che domenica hanno messo un contrassegno sul suo nome. «Ascolterò tutti», ha continuato. «Ciascuno di noi ha le proprie idee, la propria visione della città, e il sindaco deve rappresentare tutti i cittadini. Come ho fatto nei cinque anni del primo mandato, cercherò di venire incontro alle aspettative di chi mi ha dato la sua fiducia ma anche a quelle di chi la pensa diversamente da noi. E farò tesoro dei cinque anni passati, soprattutto di tutto quello che non ha funzionato benissimo, al fine di migliorare il mio servizio alla città». Terminato il primo discorso ufficiale, strette tutte le mani possibili e sorriso agli obiettivi dei fotografi, Massaro si è accomodato nel suo ufficio. Sulla scrivania ci sono pacchi di carte che attendono di essere lette, discusse, firmate. Ma prima ci sono da affrontare alcune urgenze. Il lavoro è appena iniziato.