“Jazz nights at Casalini’s Garden” la serata più attesa del festival

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È da quattro anni la serata più attesa del festival “Jazz Nights at Casalini’s Garden”, il premio Marco Tamburini, giunto con questa alla sua quarta edizione. Quest’anno il concorso era riservato ai gruppi, e solo cinque le formazioni ad avere avuto accesso alla serata finale di mercoledì 10 luglio. Come sempre ogni gruppo ha dovuto eseguire due brani composti da Marco Tamburini ma riarrangiati in modo originale. La serata è stata suddivisa in tre parti: tre gruppi concorrenti nella prima, un gustoso intermezzo che ha avuto per protagonista il sassofonista italo-argentino Javier Girotto, e gli altri due gruppi finalisti a chiudere. La giuria, presieduta dallo stesso Javier Girotto, e completata dal direttore del Conservatorio Giuseppe Fagnocchi e tre docenti dello stesso, Fabrio Petretti, Marcello Tonolo e Claudio Donà, si è quindi ritirata per scegliere il gruppo vincitore del Premio di 2.000 euro offerto da RovigoBanca, organizzatrice del festival insieme al Conservatorio “F. Venezze”. Nell’attesa del verdetto, il pubblico è stato intrattenuto da un eccellente trio formato dal sassofonista Leonardo Rosselli, già studente del Venezze, e due giovani studenti del Dipartimento Jazz rodigino, Filippo Cassanelli, contrabbasso, e Agata Garbin, batteria, che hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, l’elevato livello della didattica jazz espressa dal conservatorio rodigino. Va detto subito che mai come quest’anno il livello dei gruppi partecipanti è stato così alto, e la qualità di tutte e cinque le esecuzioni non ha di certo facilitato il compito della giuria. Alla fine l’ha spuntata, forse a sorpresa, il raffinato “Migrating Thoughts”, duo formato dal ventunenne trombettista toscano Jacopo Fagioli e dal pianista, diplomatosi al Conservatorio di Pesaro, Nico Tangherlini, classe 1995, che ha colpito per il controllo della sonorità, il relax ritmico, la preparazione strumentale e la profonda sensibilità profuse nelle interpretazioni dei brani Isole e Chromatic Step. I due giovani musicisti, sicure promesse del giovane jazz italiano, si sono conosciuti ai corsi di Siena Jazz. Ma oltre a tessere le lodi dei vincitori, meritano di venire ricordati almeno, per l’originalità degli arrangiamenti, il quintetto “!Heck!”

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