Kreacasa cresce del 250% soprattutto grazie ai social

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Durante il lockdown molte aziende dell’edilizia si sono arrese. Non è accaduto alla Kreacasa di San Biagio di Callalta, nel Trevigiano, che ha lanciato una campagna social senza precedenti per un settore, quello della progettazione edile, che è poco connesso al mondo dei social. In poche settimane sono state spedite gratuitamente a casa dei clienti di mezza Europa circa diecimila piastrelle con lo slogan di “se non puoi venire tu nel nostro showroom, portiamo noi i materiali a casa tua”. Tutti contatti sono stati trovati tramite i social network. Il risultato? Il bilancio è cresciuto del 250% in pochi mesi.
Kreacasa è peraltro un’azienda ancora molto giovane nel settore. Fondata nel 2017 da Emmanuele Setten, classe 1987, imprenditore che dopo alcune esperienze di lavoro all’estero (in Canada) ad un certo punto si è trovato a dover ristrutturare casa. Voleva creare un ambiente moderno, come quelli che si vedono sulle riviste di design e per farlo ha cominciato a girare gli showroom della zona, piccoli negozietti ma anche visitando i “giganti della piastrella” e consultando diversi siti specializzati: materiale edile, pavimenti, sanitari. Come molti neofiti, si rende conto che comperare on line certi prodotti è praticamente impossibile e sui social non ci sono informazioni. I siti non sono chiari, le offerte arrivano solo dal contatto diretto o dall’artigiano.
Deciso a gestire in autonomia la propria ristrutturazione, Emmanuele decide di inventarsi un business: compra infatti ad una asta fallimentare una piccola fornitura di ceramiche e materiale per pavimentazione e rivestimenti. A quel punto decide di usarla per ristrutturarsi il bagno. E di fondare un’azienda partendo dal magazzino rimanente anche grazie a Tiziano Catterin, già affermato professionista nell’ambito dell’edilizia (oggi è il presidente dell’azienda). Nasce così Kreacasa, un nome semplice, disegnato con una “K” che richiama il tetto un po’ stilizzato di un’abitazione.
Oggi il fatturato è a 1,5 milioni di euro (in crescita nell’anno del Covid del 250%), si attende un valore attorno ai 1,8 milioni per fine anno.