“In un’epoca dove la professione giornalistica è sempre più rosa, l’esempio di Vittoria Magno è destinato ad essere ricordato come un modello. Amava sempre ricordare che era la prima donna veneta, iscritta all’albo professionisti dell’Ordine dei Giornalisti. Classe 1930, è stata una vera pioniera. Fu la prima donna assunta al Gazzettino, aprendo la strada a tutte le colleghe che oggi animano con passione e professionalità la nostra informazione”.
Così il presidente della Regione del Veneto ricorda Vittoria Magno, giornalista trevigiana, mancata domenica.
“Era la decana dei giornalisti veneti – prosegue il Governatore – e firma storica del Gazzettino. Ma pur figlia di anni in cui per una signora sarebbe già stata una conquista l’ingresso in una redazione, dimostrò grandi capacità professionali oltre che nella cronaca, nell’arte, la cultura, l’enogastronomia, unendole a proverbiali spirito, eleganza e ironia. Quando le donne erano perle veramente rare in tutti i settori, si impegnò anche nel Sindacato dei giornalisti e nella Casagit, dimostrando anche il suo spirito di servizio”.
“Non posso dimenticare un impegno non meno importante di Vittoria – conclude il Governatore – la sua presenza fino in tarda età all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso come volontaria ospedaliera al servizio dei degenti. È, soltanto, l’ulteriore dimostrazione del suo spessore umano. Invio a familiari le mie condoglianze e al lei un pensiero”.