La “guerra” dell’acqua tra Veneto e Trentino

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La ‘guerra’ dell’acqua tra Veneto e Trentino, per il rilascio dagli invasi a monte dell’Adige, il grande malato da siccità, non sembra conclusa. L’a­ssessore veneto all’ambie­nte, Gianpaolo Bottacin, dopo le difficoltà evidenziate dal suo omologo della provincia autonoma, Gilmozzi, ad essere ancora “solidali” “perchè acqua non ve se sarebbe più”, chiederà un nuovo tavolo politico perchè le regole – “la legge quadro 152 che da’ priorità assoluta all’uso idropotabile” – siano rispettate. “Ho letto che Gilmozzi – spiega Bottacin – dice di non capire ‘dove sia finita l’acqua’ che hanno rilasciato, perchè non ne avremmo tratto giovamento. I grafici certificati dimostrano che la portata nell’Adige a Boara Pisani, dove era stato chiuso l’acquedotto, era salita da 20 a 110 metri cubi al secondo. Ecco dov’era l’acqua”. “Noi questo inverno, quando non c’era neve – conclude – abbiamo tirato la cinghia, imponendo ai gestori di non usare tutta l’acqua dei bacini per l’energia. Non risulta che a Trento abbiano fatto altrettanto”.

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