La madre di tutte le battaglie

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“L’autonomia è per noi la madre di tutte le battaglie. Non ha casacche o colore politico. E’ la speranza, è la virtuosità di passare le verifiche della Corte dei Conti vedendo la situazione migliorare . E’ una vera assunzione di responsabilità, come disse Napolitano da Presidente della Repubblica, e non è una scelta contro qualcuno, ma per la responsabilità. Penso che la responsabilità sia doverosa, anche quando vedo dai vostri conti che in Italia si sprecano ancora 30 miliardi l’anno nella spesa della pubblica amministrazione”. Lo ha detto il presidente del Veneto a conclusione della pubblica udienza della Sezione di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti che, con alcune eccezioni, udita la relazione del magistrato istruttore e la requisitoria del Procuratore regionale, ha parificato il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2018. Dopo aver ringraziato la magistratura contabile per il proficuo e poderoso lavoro di controllo, frutto dell’alto livello di collaborazione e sinergia instauratosi fra la giurisdizione e l’ente regionale, il Presidente Zaia ha voluto sottolineare alcuni aspetti tecnici significativi.“Nel nostro giardinetto di indebitamento – ha detto il Governatore – abbiamo fatto un mix equilibrato, nel senso che siamo la Regione italiana con il minor tasso di indebitamento, pari a poco più del 2%. Per quanto riguarda l’aspetto dei derivati il cui peso è indicato dalla Corte in 50 milioni l’anno – ha aggiunto – va ricordato che, quando i tassi di mercato sono bassi, i derivati pesano negativamente, ma quando i tassi si alzano il peso è positivo. Noi abbiamo fatto come per il mutuo di una casa: una parte a tasso fisso e una a tasso variabile: un equilibrio che garantisce che i debiti che fa il Veneto per realizzare opere pubbliche e tutte le altre attività istituzionali sono assolutamente sotto controllo. Questo in una Regione tax free che non chiede ai suoi cittadini un euro in più rispetto alle tasse nazionali, lasciando ogni anno nella loro tasche un miliardo 179 milioni di euro”. Ricordando che la Regione Veneto è stata la prima a garantire l’accesso diretto della Corte dei Conti alla sua documentazione, Zaia ha fatto un riferimento alla Superstrada Pedemontana, alle Partecipate e al Patrimonio immobiliare.“Nel bilancio – ha detto – ci sono i 170 milioni per la Pedemontana, un’opera che vale un punto e mezzo di Pil nazionale, su cui abbiamo lavorato nel segno della totale trasparenza, coinvolgendo di volta in volta la Corte dei Conti, l’Avvocatura dello Stato e l’Autorità Anticorruzione. E’ assolutamente una buona pratica che voglio sottolineare. Sulle Partecipate e il Patrimonio Immobiliare – ha detto – mi batto tutti i giorni. Nei nostri enti abbiamo dei patrimoni che non sono più funzionali al nostro oggetto sociale. E non vogliamo, né dobbiamo, fare gli immobiliaristi. Per questo abbiamo avviato un grande progetto di dismissioni, che ormai è evidente nei nostri bilanci”.

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